Pubblicato su politicadomani Num 85 - Novembre 2008

Save the Children
Note e Raccomandazioni
Dal comunicato stampa della associazione internazionale a difesa dei bambini

NOTE

Secondo la definizione stabilita dalle Nazioni Unite nel 1997 "sono armi leggere e piccole armi quelle che possono essere trasportate facilmente da una persona, da un gruppo di persone, a trazione animale o con veicoli leggeri". Tre le categorie di armi piccole e leggere: 
1) armi di piccolo calibro quali revolver, pistole, fucili, carabine, pistole mitragliatrici e mitra;
2) armi leggere come mitragliatori pesanti, lancia missili e lancia granate portatili;
3) munizioni ed esplosivi usati per le armi e gli armamenti sopra indicati, comprese le mine antipersona.

Si stimano in oltre 70 milioni nel mondo i minori che non hanno accesso all’istruzione di base. Più della metà vive nei 28 paesi Cafs (Conflict Affected Fragile States, paesi fragili in stato di guerra), cioè nazioni che hanno conosciuto un conflitto fra il 2004 e il 2005 e che presentano caratteri di fragilità e instabilità (per es. Afghanistan, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Palestina, Colombia).

RACCOMANDAZIONI

All’Italia

  1. Aumentare sensibilmente gli aiuti all’istruzione primaria nelle nazioni in via di sviluppo, destinandone almeno la metà ai paesi Cafs. Attualmente l’Italia è al terz’ultimo posto nella lista dei grandi donatori in aiuti all’istruzione di base;
  2. Garantire che l’EFA-FTI (Education for All-Fast Track Initiative) - che l’Italia presiederà nel 2009 insieme al G8 - istituisca e finanzi un fondo per sostenere in particolare i Cafs;
  3. Rivedere la legge 185/90 sull’esportazione, importazione e transito di armi a uso bellico e la legge 110/1975 in modo da prevedere l’esplicito divieto di vendita di armi leggere a quei paesi in cui minori di 18 anni siano coinvolti nelle ostilità come bambini soldato;

Alla comunità internazionale

  1. Incrementare in modo cospicuo i finanziamenti in istruzione di base, in linea con le promesse assunte con gli Obiettivi del Millennio, per arrivare a destinare la metà degli aiuti in istruzione - cioè 5,2 miliardi di dollari annui - ai paesi afflitti o reduci da guerre;
  2. Arrivare alla definizione di un Trattato internazionale sul commercio di armi, che vieti i trasferimenti di tutti i tipi di armi, laddove esse possano essere utilizzate per commettere violazioni dei diritti umani.

(Fonte: www.savethechildren.it)

 

 

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